All'inaugurazione erano presenti assieme ai promotori e ai rappresentanti delle comunità locali anche due esponenti delle istituzioni italiane quali il console Fabio Sokolowicz e il presidente della Figc Carlo Tavecchio (accompagnato dal presidente della Lazio Claudio Lotito), mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò ha inviato un messaggio benaugurante e di sostegno.
Il progetto ha infatti visto lo sviluppo grazie a Luca Scolari, che nel 2007 aveva organizzato la maratona della Pace da Betlemme a Gerusalemme. Scolari ha coinvolto amici dello sport italiani e campioni internazionali nell'iniziativa, poi concretizzatasi grazie alla disponibilità del patriarcato armeno e all'impegno della Caritas di Gerusalemme
Il progetto ha ricevuto il sostegno tra gli altri di campioni quali Novak Djokovic, Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen, Vincenzo Nibali, Giovanni Soldini, Javier Zanetti, Carlo Ancelotti, Gianluigi Buffon, Federica Pellegrini, Yakhouba Diawara, Roberto Donadoni, Danilo Gallinari, Valentino Rossi, Muhammad Ali, Luca Toni e di loro amici quali Antonello Venditti e Guido Barilla.
Luca Scolari, tra i promotori dell'iniziativa, commenta: “Appena abbiamo avuto la disponibilità a realizzare l'impianto ho coinvolto i miei amici sportivi che entusiasti hanno aderito al progetto finanziandolo. Ora spero che questo sia solo l'inizio di altri progetti per promuovere la pace e la fratellanza a partire dalle giovani generazioni. Nasca da qui il seme per il futuro. Ai giovani dico sono un sognatore, siatelo anche voi”.
Il presidente Figc Carlo Tavecchio ha commentato: “Sono molto onorato di essere qui, in un'iniziativa che vede impegnati anche calciatori italiani, il calcio può dare senso di pace unità, perché quando una palla rotola chi la segue non ha confini e non ha bandiera”
Obiettivo del progetto lanciare un messaggio di pace. E infatti all'inaugurazione si sono sfidate squadre giovanili miste di armeni, arabi ed ebrei. La singolarità consiste infatti nel recupero di un'area nel cuore della città vecchia. Il luogo simbolo dei tre monoteismi, ancora oggi conteso, ora ospita un campo aperto a tutti. Qui i bambini giocheranno assieme, senza distinzione di etnia e religione, trasformando un sogno in realtà.
Racconta Arat, 14enne del quartiere armeno: “E' l'unico posto dove possiamo giocare a calcio e non solo nella città vecchia e quando la notizia si è sparsa anche ragazzi non armeni hanno iniziato a frequentare la zona”.
Il suo professore Harout Baghamian spiega che ha visto persone dai 6 ai 30 anni di ogni religione che incuriosite vengono a giocare a basket, calcio o ad accompagnare i figli. “E prossimamente avvieremo delle iniziative per promuovere lo sport femminile”.
Gigi Buffon, impegnato con la nazionale in vista dell'incontro di Haifa di lunedì 5 e tra i primi testimonial del progetto, ha annunciato la sua disponibilità a far visita alla nuova struttura che vede il suo nome sui muri tra i sostenitori che hanno reso possibile la realizzazione del progetto. Buffon è atteso martedì mattina verso le 10 (ora locale) prima di rientrare in Italia.
Inaugurato a Gerusalemme il campo "made" in VCO
Con una partita di calcio tra ragazzi arabi, armeni ed ebrei in squadre miste si è inaugurato ieri pomeriggio nel quartiere armeno della Città Vecchia di Gerusalemme il campo sportivo polivalente realizzato dal progetto Assist for peace – I support the Jerusalem sports playground con l'aiuto di alcuni dei più celebri campioni internazionali, ideato nel VCO.
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Speriamo il campo polivalente riesca davvero a unire . Allora saranno soldi e tempo ben spesi. Bravi.
primo non c'è una guerra di religione in Israele.. quindi arabi israeliani convivono con ebrei israeliani quasi tranquillamente.... solo una piccola parte di essi si dichiara di nazionalità palestinese... e visto che non credo che i bambini palestinesi residenti nella striscia di Gaza o in Cisgiordania possano andare a giocare a Gerusalemme .. cosa uniscono? ciò che l'esercito israeliano ha unito nel 1967 con la guerra dei sei giorni ?
Ciao Hans Axel Von Fersen. Tavecchio non e' quel che si definirebbe ....come dire.... Se ha dato del mangia banane a un giocatore in conferenza stampa, figuriamoci cosa dice in privato. Infatti ero e sono contraria alla sua riconferma a tale carica. (naturalmente non gli frega a nessuno ma questo e').
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