Nello scorso Consiglio Regionale in qualche modo si è confermato -come per la Sanità- che i cittadini del Verbano Cusio Ossola sono cittadini di serie B, infatti dopo decenni che la legge Nazionale prevede che le Regioni debbano dotarsi di una propria legge elettorale, per inerzia, incapacità, o peggio, scelta, le modifiche fino ad ora sono state marginali e molto discutibili, come a poche settimane dalle elezioni, elevare il numero di firme a sostegno delle candidature, ostacolando di fatto i candidati, oltre a inventarsi una poltrona tanto ben retribuita quanto inutile quale la figura del Sottosegretario alla Presidenza, con l’evidente scopo di nominare/sistemare qualche collega non eletto.
Ma il fatto ancor più grave è stato quello di respingere una proposta di modifica della legge elettorale presentata in maniera molto dettagliata da una consigliera del gruppo Stati Uniti per il Piemonte che chiedeva di inserire la norma che prevede un seggio in Regione per il consigliere che ha ottenuto il maggio numero di preferenze nel collegio Provinciale, per far si che ogni provincia sia rappresentata in Consiglio Regionale, proprio come accade in altre regioni a guida centro/destra come in Lombardia e in Veneto, ma non solo, anche in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Campania.
Non si capisce perché Forza Italia, Fratelli d’Italia e soprattutto la Lega di Salvini abbiano deciso che i cittadini del V.C.O. non debbano essere rappresentati in Consiglio Regionale, dove
grazie all’iniqua legge regionale vigente Torino prende tutto o quasi. Quindi c’è da chiedersi per quale motivo i cittadini del V.C.O. alle prossime elezioni Regionali dovrebbero recarsi a votare, in particolare questi falsi autonomisti, tanto che si voti o no il Verbano Cusio Ossola a causa di queste antidemocratiche scelte non potrà avere un rappresentante in Consiglio Regionale.
Per noi, cittadini di serie B decideranno gli eletti delle aree con maggior densità di abitanti, questo è un bell’esempio di quel Torinocentrismo che contestiamo.
Coord. V.C.O.
Roberto De Magistris